Liquori del Santuario

Un saluto a tutti parrocchiani, dopo 9 anni di lavoro con soddisfazione economica per la nostra chiesa ovvero dando un aiuto per le ingenti spese sostenute in particolar modo durante il periodo invernale, è stata sospesa dall’attuale rettore fr. Carletto, la produzione del nostro nocino con la nostra etichetta e con la nostra ricetta.

A lato la foto del nostro parroco fr.Romano alla prima fornitura di nocino.

Andrea

fr.Romano alla prima fornitura di nocino nel 2014
fr.Romano nel 2014

Questa etichetta, questo logo caratterizza tutti i liquori del Santuario di San Giuseppe sposo, liquori che vengono realizzati nel pieno rispetto delle ricette tradizionali, quindi in primo luogo senza l’utilizzo di alcun colorante.

Il nostro logo dei liquori di San Beppe

Introduzione

In questa introduzione descriviamo alcuni processi / vocaboli / definizioni inerenti alla produzione che dobbiamo tenere a mente nelle pagine a seguire quando parleremo dei singoli liquori:

Droga

Pianta secca riserbata agli usi della farmacia e della cucina. La voce si diffuse alla fine del secolo XVI quando gli olandesi padroni del commercio di Oriente vennero a spacciare nei mercati europei le merci dell’Asia dall’Oceania. [1]

In farmacologia, un prodotto naturale contenente uno o più principi attivi.

Estratto idroalcolico

Lavorazione a freddo di un vegetale fresco o essiccato, fatta in acqua ed etanolo, per trasferire alla soluzione la quasi totalità dei principi attivi delle piante, il prodotto finale del processo è il liquido.

Macerazione

Tenere una cosa nell’acqua o in altro liquido, in modo che perda la durezza. [1]

Il prodotto finale del processo è il materiale che abbiamo messo a macerare ad esempio la canapa. Per focalizzare il significato, prendiamo ad esempio la carne per la quale possiamo utilizzare come sinonimo “marinare” ed il prodotto finale è la carne, non la marinatura.

Stagionatura

Periodo variante da tre mesi ad un anno, a seconda della gradazione alcolica del liquido di infusione … per eliminare pian piano il sapore poco gradevole dell’alcool libero
[Nocino p128 di Renato BergonzIni]

Invecchiamento

E’ un momento successivo (alla stagionatura ndr), ma riveste grande importanza per chi vuole ottenere un liquore giustamente aromatico, vellutato e profumato.
[Nocino p128 di Renato BergonzIni]

Sempre di Renato BergonzIni a chiusura del capitolo VIII (P122) mettendo insieme questi due concetti di stagionatura ed invecchiamento scrive parlando del nocino:
Tenere l’infuso fermo ed in casa fino a Natale, assaggiandolo di tanto in tanto per controllare la giusta aromatizzazione del ginepro. Sotto e feste filtrare definitivamente nel metterlo in bottiglia ed attendere un anno prima d’iniziare a berlo.


I nostri liquori

Il nocino

Il nocino, “elisir di noci” è preparato cogliendo questi frutti ancora acerbi la notte di San Giovanni (tra il 24 e il 25 giugno). I malli si raccolgono ancor freschi ed a mano, senza percuotere i rami. Riposano nell’alcole sette lunghi mesi, “estrazione alcolica“, prima di creare la materia prima perfetta per il prezioso ed affezionato nocino del santuario.

Etichetta nocino del cappuccino
Etichetta nocino del cappuccino

Dumus Herbae

Gli amari in Italia sono divenuti il liquore da fine pasto per eccellenza.

Dalla sapiente “estrazione” in acqua ed etanolo dalla radice della Genziana nasce il nostro Domus Herbae.

La genziana conferisce al Dumus il gusto deciso ed amaro che affiancato al cardo mariano ed alla scorza di arancio lo collocano nel dopo pasto come naturale aiuto … alla meditazione.

L’aroma viene completato da timo e ginepro.

Etichetta amaro Domus
Etichetta amaro Domus
Genziana maggiore
Cardo mariano

Il Domus Herbae viene normalmente bevuto nei fine pasti, nel periodo invernale a temperatura ambiente ed in estate ghiacciato.

Bibliografia

[1] Vocabolario etimologico della lingua italiana – Ottorino Pianigiani