Settimana santa

Programma delle celebrazioni al Santuario

2 aprile 2023 Domenica delle palme

Con la Domenica delle Palme e della Passione del Signore inizia la Settimana santa, nella quale la Chiesa celebra “i misteri della salvezza portati a compimento da Cristo negli ultimi giorni della sua vita”.
“Fin dall’antichità si commemora l’Ingresso del Signore in Gerusalemme con la solenne processione, con cui i cristiani celebrano questo evento, imitando le acclamazioni e i gesti dei fanciulli ebrei, andati incontro al Signore al canto dell’”Osanna”. [insieme 215-2019]

Giovanni 12:12-16:

12 Il giorno seguente, la gran folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13 prese dei rami di palme, uscì a incontrarlo e gridava: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!» 14 Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto:
15 «Non temere, figlia di Sion!
Ecco, il tuo re viene,
montato sopra un puledro d’asina!»
16 I suoi discepoli non compresero subito queste cose; ma quando Gesù fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui, e che essi gliele avevano fatte.

Le celebrazioni eucaristiche saranno quelle dei giorni festivi ovvero 8:30 – 10:00 – 11:30 – 18:30 ed all’inizio ed al termine di ogni messa sarà possibile ritirare i rametti di ulivo già precedentemente benedetto dai nostri frati.

Per la S.Messa delle 10:00 è prevista la processione d’ingresso in chiesa.


6 aprile 2023 Giovedì Santo

7:30 – Ufficio delle Letture e Lodi mattutine

18:30 – Messa “in Coena Domini” con il “segno” della lavanda dei piedi

La celebrazione della Cena del Signore, del Giovedì Santo, introduce la Chiesa nel Triduo pasquale. Con particolare intensità siamo invitati a prendere parte al memoriale della vera Pasqua, rivivendo nella fede il passaggio di Cristo da questo mondo al Padre, lui che ha amato i suoi fino alla fine (cf. Gv 13,1). Lasciamoci raggiungere da questo amore infinito ed eterno, che si dona e si consegna: è il testamento di Gesù, il distintivo del discepolo, l’anima più profonda del ministero ordinato. [insieme 215-2019]

Giovanni 13,1-15 

1 Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. 2 Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, 3 Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, 4 si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. 5 Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. 6 Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». 7 Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo». 8 Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». 9 Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!». 10 Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti». 11 Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete mondi».
12 Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto? 13 Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. 14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. 15 Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi.

Testo CEI2008

21:00 – Adorazione animata e guidata all’altare della Reposizione


7 aprile 2023 Venerdì Santo – Memoria della passione del Signore

Giorno di digiuno ed astinenza

Il Venerdì Santo, la celebrazione della Passione del Signore ci invita ad entrare nel mistero di Cristo che morendo ha distrutto la morte e ci ha resi partecipi della sua vita immortale. Dinanzi alla morte del Signore prostriamoci nel silenzio, apriamo il cuore all’ascolto di un amore così grande, alziamo lo sguardo per contemplare “Colui che hanno trafitto”, entriamo in comunione con le sue sofferenze per prender parte alla sua incommensurabile gloria. [insieme 215-2019]

7:30 – Ufficio delle Letture e Lodi mattutine

18:30 – Liturgia della Passione del Signore


8 aprile sabato – In attesa della resurrezione

Nel secondo giorno del Triduo, il Sabato Santo, “la Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e morte, astenendosi dal celebrare il sacrificio della Messa (la mensa resta senza tovaglia e ornamenti) fino alla solenne Veglia o attesa notturna della risurrezione”.
Mentre la celebrazione eucaristica viene sospesa, non cessa la laus perennis attraverso la Liturgia delle Ore che, attraverso antifone, inni, salmi e letture, contribuisce a definire i contorni di questo giorno. È il giorno del grande silenzio, poiché le parole cedono il posto allo stupore della contemplazione dinanzi al mistero ineffabile della redenzione.
[insieme 215-2019]

7:30 – Ufficio delle Letture e Lodi mattutine

Benedizione delle uova

Uovo come segno di rinascita – Presso il santuario di San Giuseppe sposo a Bologna nel sabato durante la Settimana Santa si rinnova la tradizione della benedizione delle uova, ogni famiglia può portare il suo cestino delle uova crude o lessate perché siano benedette, un frate sarà disponibile dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18

21:00 – Solenne Veglia Pasquale

Al sabato santo segue, all’inizio della notte, la grande Veglia pasquale, il cuore della nostra fede e della vita della nostra comunità cristiana.

Per antichissima tradizione questa è “la notte di veglia in onore del Signore” (Es 12,42). Essa è strutturata in questo modo: dopo un breve “lucernario” (prima parte della Veglia), la santa Chiesa medita le “meraviglie” che il Signore ha compiuto per il suo popolo fin dall’inizio, e confida nella sua Parola e nella sua promessa (seconda parte della Veglia – Liturgia della Parola). La Chiesa si incammina così, rigenerata per mezzo del Battesimo (terza parte della Veglia), verso il banchetto della Pasqua eterna che il Signore ha preparato per il suo popolo per mezzo della sua morte e risurrezione (quarta parte della Veglia).

La liturgia della Parola della Veglia pasquale ha un carattere di esemplarità. Dalle letture della notte di Pasqua ogni altra proclamazione della Parola nelle celebrazioni liturgiche trae senso e ispirazione. Nella Veglia, accanto all’ambone, luogo della proclamazione della Parola, splende il cero pasquale, alla luce del quale la Chiesa leggerà le Scritture sante in questa celebrazione, ma anche per tutto il tempo di Pasqua fino al compimento della Pentecoste. Così alla luce di Cristo le Scritture vengono lette e interpretate, a partire dalla creazione fino all’annuncio del dono di un cuore nuovo da parte di Ezechiele profeta e alla narrazione della scoperta della tomba vuota nel brano evangelico. In questo cammino si inserisce anche l’oggi della Chiesa e dell’umanità che vede realizzarsi nel presente della celebrazione ciò di cui fa memoria e ciò che attende. [insieme 215-2019]


9 aprile 2023 Domenica di Pasqua

Le celebrazioni eucaristiche della Domenica di Pasqua a conclusione della settimana Santa saranno quelle dei giorni festivi ovvero 8:30 – 10:0 – 11,30 – 18,30

Orario in cui è possibile accostarsi al Sacramento della Riconciliazione:
dalle 9:00 alle 12,00 e dalle 15:30 alle 19:00.

Auguri di una Buona e Santa Pasqua.