Settimana santa

Programma delle celebrazioni al Santuario

10 aprile Domenica delle palme

Con la Domenica delle Palme e della Passione del Signore inizia la Settimana santa, nella quale la Chiesa celebra “i misteri della salvezza portati a compimento da Cristo negli ultimi giorni della sua vita”.
“Fin dall’antichità si commemora l’Ingresso del Signore in Gerusalemme con la solenne processione, con cui i cristiani celebrano questo evento, imitando le acclamazioni e i gesti dei fanciulli ebrei, andati incontro al Signore al canto dell’”Osanna”. [insieme 215-2019]

Giovanni 12:12-16:

12 Il giorno seguente, la gran folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13 prese dei rami di palme, uscì a incontrarlo e gridava: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!» 14 Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto:
15 «Non temere, figlia di Sion!
Ecco, il tuo re viene,
montato sopra un puledro d’asina!»
16 I suoi discepoli non compresero subito queste cose; ma quando Gesù fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui, e che essi gliele avevano fatte.

Le celebrazioni eucaristiche saranno quelle dei giorni festivi ovvero 8:30 – 10:00 – 11:30 – 18:30 ed all’inizio ed al termine di ogni messa sarà possibile ritirare i rametti di ulivo già precedentemente benedetto dai nostri frati.

Per la S.Messa delle 10:00 è prevista la processione d’ingresso in chiesa.


14 aprile Giovedì Santo

7:30 – Ufficio delle Letture e Lodi mattutine

18:30 – Messa “in Coena Domini” con il “segno” della lavanda dei piedi

La celebrazione della Cena del Signore, del Giovedì Santo, introduce la Chiesa nel Triduo pasquale. Con particolare intensità siamo invitati a prendere parte al memoriale della vera Pasqua, rivivendo nella fede il passaggio di Cristo da questo mondo al Padre, lui che ha amato i suoi fino alla fine (cf. Gv 13,1). Lasciamoci raggiungere da questo amore infinito ed eterno, che si dona e si consegna: è il testamento di Gesù, il distintivo del discepolo, l’anima più profonda del ministero ordinato. [insieme 215-2019]

Giovanni 13,1-15 

1 Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. 2 Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, 3 Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, 4 si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. 5 Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. 6 Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». 7 Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo». 8 Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». 9 Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!». 10 Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti». 11 Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete mondi».
12 Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto? 13 Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. 14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. 15 Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi.

Testo CEI2008

21:00 – Adorazione animata e guidata all’altare della Reposizione


15 aprile Venerdì Santo – Memoria della passione del Signore

Giorno di digiuno ed astinenza

Il Venerdì Santo, la celebrazione della Passione del Signore ci invita ad entrare nel mistero di Cristo che morendo ha distrutto la morte e ci ha resi partecipi della sua vita immortale. Dinanzi alla morte del Signore prostriamoci nel silenzio, apriamo il cuore all’ascolto di un amore così grande, alziamo lo sguardo per contemplare “Colui che hanno trafitto”, entriamo in comunione con le sue sofferenze per prender parte alla sua incommensurabile gloria. [insieme 215-2019]

7:30 – Ufficio delle Letture e Lodi mattutine

15:00 – Via Crucis per i ragazzi

18:30 – Liturgia della Passione del Signore
Colletta pro Terra Santa


16 aprile sabato – In attesa della resurrezione

Nel secondo giorno del Triduo, il Sabato Santo, “la Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e morte, astenendosi dal celebrare il sacrificio della Messa (la mensa resta senza tovaglia e ornamenti) fino alla solenne Veglia o attesa notturna della risurrezione”.
Mentre la celebrazione eucaristica viene sospesa, non cessa la laus perennis attraverso la Liturgia delle Ore che, attraverso antifone, inni, salmi e letture, contribuisce a definire i contorni di questo giorno. È il giorno del grande silenzio, poiché le parole cedono il posto allo stupore della contemplazione dinanzi al mistero ineffabile della redenzione.
[insieme 215-2019]

7:30 – Ufficio delle Letture e Lodi mattutine

Benedizione delle uova

Uovo come segno di rinascita – Presso il santuario di San Giuseppe sposo a Bologna nel sabato durante la Settimana Santa si rinnova la tradizione della benedizione delle uova, ogni famiglia può portare il suo cestino delle uova crude o lessate perché siano benedette, un frate sarà disponibile dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18

21:00 – Solenne Veglia Pasquale

Al sabato santo segue, all’inizio della notte, la grande Veglia pasquale, il cuore della nostra fede e della vita della nostra comunità cristiana.

Per antichissima tradizione questa è “la notte di veglia in onore del Signore” (Es 12,42). Essa è strutturata in questo modo: dopo un breve “lucernario” (prima parte della Veglia), la santa Chiesa medita le “meraviglie” che il Signore ha compiuto per il suo popolo fin dall’inizio, e confida nella sua Parola e nella sua promessa (seconda parte della Veglia – Liturgia della Parola). La Chiesa si incammina così, rigenerata per mezzo del Battesimo (terza parte della Veglia), verso il banchetto della Pasqua eterna che il Signore ha preparato per il suo popolo per mezzo della sua morte e risurrezione (quarta parte della Veglia).

La liturgia della Parola della Veglia pasquale ha un carattere di esemplarità. Dalle letture della notte di Pasqua ogni altra proclamazione della Parola nelle celebrazioni liturgiche trae senso e ispirazione. Nella Veglia, accanto all’ambone, luogo della proclamazione della Parola, splende il cero pasquale, alla luce del quale la Chiesa leggerà le Scritture sante in questa celebrazione, ma anche per tutto il tempo di Pasqua fino al compimento della Pentecoste. Così alla luce di Cristo le Scritture vengono lette e interpretate, a partire dalla creazione fino all’annuncio del dono di un cuore nuovo da parte di Ezechiele profeta e alla narrazione della scoperta della tomba vuota nel brano evangelico. In questo cammino si inserisce anche l’oggi della Chiesa e dell’umanità che vede realizzarsi nel presente della celebrazione ciò di cui fa memoria e ciò che attende. [insieme 215-2019]


17 aprile Domenica di Pasqua

Le celebrazioni eucaristiche della Domenica di Pasqua a conclusione della settimana Santa saranno quelle dei giorni festivi ovvero 8:30 – 10:0 – 11,30 – 18,30

Orario in cui è possibile accostarsi al Sacramento della Riconciliazione:
dalle 9:00 alle 12,00 e dalle 15:30 alle 19:00.

Auguri di una Buona e Santa Pasqua.


Mostre durante la Settimana Santa

Come pellegrini al Santo Sepolcro

Nel chiostro del Santuario di san Giuseppe sposo verranno esposti 14 pannelli, con uno straordinario corredo di immagini e ricostruzioni graficheaccompagna alla scoperta del Santo Sepolcro nei suoi aspetti storici, archeologici e di fede.

Il «viaggio» parte dalle origini di Gerusalemme e dalla descrizione del Golgota e delle cave di pietra circostanti, luoghi della morte e risurrezione di Gesù. Attraverso le epoche romana, bizantina, islamica e crociata, si svelano le trasformazioni artistiche che hanno modellato la basilica. Ma non c’è solo il passato: la mostra parla del Santo Sepolcro oggi, luogo di vita e unità, custodito da diverse comunità religiose, tra cui i francescani, che accolgono i pellegrini.


Andrea Jori

Nell’ambito della Settimana Santa 2022, fr. Romano ha organizzato la mostra di Andrea Jori che presenta 14 opere in terracotta oltre a quadri e pubblicazioni.


Sei un porto sicuro straziato contro questa croce di legno
Sorriso inaspettato che attraversi le nostre case
Lasci l’impronta del tuo profumo ovunque
Sei presente dentro e fuori di noi con l’insistenza degli amanti
Di chi ci corre incontro impaziente per farla finita con la morte
Per farlo in fretta, tutto in una volta, per le ragioni belle di Dio
E con forza scoperchi i cuori infrangendo i sepolcri
Soffiando lo spirito dentro le pietre
Senza parole né gesti sotto la pioggia e il sole
Sotto il cavalcavia nell’aspra terra di periferia
Tu e noi, sopravvissuti nell’abbraccio della rinascita
Sei speranza con la forza di una carezza
Senza fiato, senza forze, stringendoci a te con le ultime energie

Entriamo insieme in quel mistero che ci hai svelato
Padre, fratello, figlio, abitatore del vuoto e di un altrove
Dove nessuno potrà odiare e condannare.

Questo mio scritto di alcuni anni fa, ben esprime le emozioni che mi hanno spinto a realizzare un ciclo artistico decennale dedicato a Cristo, crocifisso e risorto. Ho immaginato che l’umanità potesse in qualche modo partecipare simbolicamente ai momenti fondamentali della vita di Gesù: la crocifissione e la risurrezione. La novità iconografica consiste nella presenza intensa, carnale e spirituale al tempo steso di uomini, donne e bambini che interagiscono con Cristo sulla croce. Risultano così evidenti a mio avviso alcuni aspetti del messaggio cristiano, che è una proposta partecipata e corale d’amore dalla quale nessuno si deve sentire escluso.

Mi sono convinto che la condivisione delle esperienze è fondamentale nella vita come anche in ambito religioso e artistico (nel mio caso). Ho cercato di amplificare il significato rivoluzionario della morte, per noi salvifica, di Cristo, evidenziandone i molteplici contenuti positivi.

Inoltre proporre opere così concepite in questo momento storico ha un significato particolare. Oggi viviamo tempi complessi di crisi mondiali. Guerre, epidemie e dissesti economici ci hanno fatto vivere angosce profonde. Per cercare di reagire a questa situazione negativa mi sono sentito, come cittadino e artista, di proporre la mia ricerca che dovrebbe nelle intenzioni contribuire ad alimentare in senso lato la fiducia e la speranza nelle persone, promuovendo il dialogo e le relazioni. L’arte a mio avviso ha ragione d’essere se risulta un’espressione fedele del tempo in cui viviamo, se è portatrice di contenuti morali e civili oltre che estetici. Deve possedere appieno quella facoltà unica che la caratterizza da sempre, quel linguaggio immediato carico di energia ed emozioni che, superando la dimensione razionale, può interagire con alcuni aspetti profondi dell’animo umano.

Andrea Jori


Andrea Jori - Crocefissione
Crocifisso con bambino in braccio e il Padre, 2020, terracotta patinata
Andrea Jori - Crocefissione
Crocifisso che abbraccia la comunità, 2021, terracotta patinata
Grande  Crocifissione, 2020, terracotta patianta, bronzo vetro e legno
Andrea Jori - Crocefissione
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Andrea Jori - Crocefissione
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Andrea Jori - Crocefissione
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Andrea Jori - Crocefissione
Crocefisso terracotta 06

Alle opere in terracotta si affiancano gli acquarelli NFT per i quali alleghiamo a seguire una nota esplicativa dell’autore:

L’ultima mia ricerca grafico/pittorica si chiama “Acquerelli effimeri NFT“, sviluppata compiutamente nel   2022, ma  iniziata in forme diverse circa vent’anni fa. Si tratta di opere realizzate con tecnica mista: matite acquerello, matite grasse, pennarelli, combustioni ecc.

La prerogativa di questa tecnica è l’immediatezza dell’esecuzione e la sua resa estetica effimera che viene fissata in un momento ottimale dallo scatto della macchina fotografica. In altre parole dopo aver realizzato il disegno utilizzando liberamente le tecniche sopra citate, procedo a vaporizzare sopra di esse dell’acqua che provoca la parziale e progressiva  liquefazione dei colori e delle linee. Quando questo processo giunge, a mio avviso, ad uno stadio che ritengo ottimale faccio una foto che blocca l’attimo fuggente migliore. Poi il processo di liquefazione procede per forza di cose  autonomamente fino all’essicazione del dipinto facendo “sfiorire” in parte e in modo irreversibile l’effetto desiderato.

Quindi in pratica mi rimane la foto dell’opera nella sua versione migliore, che diventa a tutti gli effetti l’opera d’arte tout court che poi utilizzo, come originale, nella sua dimensione digitale proponendola  come NFT ( non-fungible token)  con certificato di autenticità e unicità, per l’eventualmente vendita nel mondo del Web. Il cartaceo una volta asciugato viene da me ulteriormente elaborato per dargli una accettabile valenza estetica, ma il risultato sarà comunque diverso da quanto proposto come NFT. (Andrea Jori)


… ed ovviamente gli acquarelli tradizionali:

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Sitografia Andrea Jori